martedì 1 novembre 2011

10 scuse infallibili per rifiutare un invito non gradito


E' un pomeriggio piovoso e Alice si sente triste, nervosa e infastidita.
Fuori è quasi buio, nonostante siano solo le 17.13. Effetti dell'ora solare...
Questa sera Alice andrà a una cena alla quale non ha nessuna voglia di andare, con gente con la quale non ha nessuna voglia di condividere nulla. Fingerà, Alice, reciterà una parte, sorriderà, rifiuterà del cibo.
Ripeterà che no, il pesce non lo mangia, i vegetariani non mangiano il pesce.
"E allora cosa mangi?". "Che triste, io non ce la farei a mangiare solo insalata!". "Ma le analisi le hai fatte?...devi stare attenta!". Che domande del cazzo, che frasi del cazzo, che gente del cazzo!
E in questo pomeriggio piovoso, Alice vaga con la mente e immagina le scuse che avrebbe potuto escogitare per rifiutare il suddetto invito a cena, senza sembrare scortese e senza dover dare troppe spiegazioni...Vagando con la mente, vengono fuori queste 10, splendide, infallibili scuse.
Da usare la prossima volta.

1) Un improrogabile e non meglio specificato impegno di lavoro. Può essere utile citare riunioni con colleghi provenienti da fuori città o, nei casi più gravi, tirare in ballo appuntamenti con assessori o personaggi difficilmente raggiungibili altrimenti.
2) Compleanno di tua nonna. O di tua zia. Meglio la zia, poichè le zie possono essere molteplici e non si corre il rischio di dichiarare che la propria nonna faccia il compleanno a marzo e poi nuovamente a novembre.
3) Devo andare a prendere mio cugino all'aereoporto. Ottima scusa che permette di essere riproposta anche in orari fuori dal comune (gli aerei atterrano a qualunque ora...)
4) Ho una cena con i colleghi dell'università.
5) Ho una cena con i colleghi di lavoro.
6) Ho una cena con le mie ex coinquiline.
7) Sono indisposta e sto male (attenzione alla cadenza, massimo mensile, ogni 28-30 giorni per l'esattezza...)
8) Ho avuto l'intossicazione, e non posso mangiare nulla.
9) Ho la riunione di condominio: devo per forza andare e firmare perchè non decidano di stanziare 800 euro a condomino per la sostituzione dell'ascensore...Preferisco salire a piedi.
10) Devo portare il gatto dal veterinario. Devo accompagnare mia nonna dal dottore. Devo andare dall'estetista. Devo andare dall'oculista, o dal dentista. Insomma, tirare in ballo appuntamenti che non dipendono dalla nostra volontà ma da professionisti terzi e degni del massimo rispetto.

Naturalmente bisogna calibrare le scuse in base alle giornate (...è un festivo? ...è un feriale? ...è Natale?) e all'orario (ci sono scuse adatte al pomeriggio, altre adatte ad evitare cene o pranzi, e altre ancora utili a tutte le ore), ma soprattutto in base al destinatario (...quanto ci conosce? ...conosce nostra nonna? ...sa che non abbiamo alcun cugino che viva fuori e che possa arrivare con l'aereo? ...che non abbiamo alcun gatto da portare al veterinario?).
Insomma, avrei dovuto pensarci prima.
Stasera mi toccherà andare.
Farò un bagno caldo, mi vestirò con una delle mie mise preferite (qualcosa di boho-chic, con dettagli anni settanta e un paio di accessori originali, possibilmente un tatuaggio in vista) e affronterò 'sta cazzo di cena...Chissà che poi, dopotutto, non mi diverta.
E da domani, dieta detox!



Nessun commento:

Posta un commento